giovedì 5 giugno 2014

Mondiale e Mercato









Cari amici i mondiali ormai sono alle porte le squadre che si contendono la vittoria finale sono le solite in primis il Brasile. Nel girone dell’Italia occhio all’Uruguay, la Celeste si presenta con la stessa rosa del mondiale precedente con l’aggiunta di qualche giovane molto promettente. Questa squadra non fa un bel gioco, a centrocampo troviamo tre medianacci di nostra conoscenza ossia Gargano, Arevalo Rios e Diego Perez, immaginatevi che bel fraseggio ne può venire fuori da questi tre, pertanto le sue partite iniziano sornioni, riescono ad addormentare il match e quando meno te l’aspetti colpiscono con i giocatori di talento che si ritrovano in attacco. La Celeste pertanto è una squadra molto ben organizzata con una difesa forte, Godin e Diego Lugano sono i centrali, e un attacco esplosivo, ricordiamo i vari Cavani, Suarez ( se riesce a guarire dal suo infortunio), Forlan. Ci sono giovani interessanti come Abel Hernadez, attaccante del Palermo, la fortissima ala Cristian Rodriguez e un portiere bravo ed esperto come Muslera in più sottolineo il nome di  Stuani, una meteora del calcio italiano, che in queste prime amichevoli ogni mezza palla che tocca fa gol. Un'altra cosa da tenere in considerazione è che ci conoscono molto bene, quasi tutta la rosa gioca o ha giocato nel nostro campionato. Insomma una brutta bestia per la nostra Nazionale.
L’Inghilterra invece è un mix di giovani talentuosi e vecchietti di esperienza, però a mio avviso dovremmo puntare sulla partita contro di loro oltre a quella con la Costa Rica per fare punti.
Per le Nazionali europee non sarà una passeggiata, vuoi per il clima, vuoi perché si proviene da una stagione lunghissima e piena di impegni tra campionati e coppe, e vuoi anche per la tradizione che ha visto solo la Spagna, unica squadra europea, trionfare al di fuori del continente europeo.
Possibili sorprese il Belgio, la Francia, l’Uruguay, il Camerun (occhio a Song e Choupo Moting) . Possibili flop la Colombia, l’Argentina, l’Inghilterra e la Germania se non dovesse centrare le semifinali, a proposito la Germania la seconda maglia sarà rossa e nera a bande orizzontali in omaggio al Flamengo, storico club Brasiliano. Hanno bisogno del successo, quantomeno di arrivare in finale il Brasile e la Spagna. Tra le altre potrebbero sorprendere il Portogallo e l’Equador.
Su l’Italia non mi pronuncio, consiglierei a Prandelli di meditare sull’utilizzo della difesa a quattro, forse abbiamo giocatori abituati a giocare a tre e sui ruoli di Pirlo e Veratti. Forse giocare con loro due più due esterni come Cendreva e Cerci non è proprio l’ideale.
Comunque sia alla fine come in ogni mondiale che si rispetti ci sarà la squadra sorpresa che strapperà la semifinale a qualche Nazionale più blasonata. Come ci sarà anche l’uomo del mondiale, quel giocatore che non viene menzionato all’inizio ma che poi diventa l’eroe della competizione, chissà che non possa essere proprio un  nostro azzurro, un Immobile per esempio.
Se vi volete divertire seguitevi le partite di Cile, Giappone, Camerun e Belgio. Il Cile in particolare che gioca un bel calcio di movimento e manovrato, applicando il famoso 352 (loro si che sono dei maghi con questo modulo ;) ).
Il mondiale potrebbe essere una buona occasione per scovare nuovi talenti (e ce ne sono). Intanto il mercato è iniziato secondo le previsioni. Conte è rimasto alla Juventus (dove doveva andare?), il Milan come prevedibile è nel caos e le altre stanno a guardare.
La Juventus ha un mercato complesso davanti, perché rafforzare una squadra che al momento non ha avversari e che ha dato alla seconda una quindicina di punti non è semplice, anche perché per altri traguardi bisognerebbe investire un centinaio di milioni senza vendere i migliori (Pogba e Vidal). Ho l’impressione che investirà quasi tutto il budget per un colpo solo, magari aspetta proprio il mondiale per scovare qualche talento.
I tifosi interisti invece sono ingiusti con Thohir, capisco che attendono un mercato decente da tre anni a questa parte, e penso che qualche colpo interessante il neopresidente lo farà. Ma a fine giugno verserà la bellezza di ottanta milioni per risanare il bilancio, utilizzerà un tesoretto di duecento milioni, la metà andrà al risanamento e una trentina sarà destinato al mercato.
Al Milan invece ha vinto Galliani, si nota dalla bozza di mercato che sta prendendo forma: già preso un giocatore a parametro zero li lì per la pensione, Alex, e forse Menez ossia il solito trequartista funambolico e discontinuo, a quanto pare al Milan ne fanno collezioni. L’addio di Balotelli è sempre più vicino. Poi c’è il caso Inzaghi che poi altro non è che il caso Seedorf… ma che fine ha fatto quest’uomo? Lancio l’hashtag  #professorebattauncolpo.
Per il resto la Roma continua a comprare centrocampisti, l’ultimo arrivato è Keita.
Per il mercato internazionale occhio al Chelsea tenterà di portare a segno una campagna acquisti faraonica con le trattative Diego Costa, Felipe Luis, Godin e Fabregas. Il Real invece tenterà di svenarsi per Suarez.

mercoledì 14 maggio 2014

IL CAMPIONATO E’ FINITO, TEMPO DI PAGELLE, VOTI, MARE, GRANDI LETTURE SOTTO L’OMBRELLONE COME IL CONTE AMLETO, I DOLORI DEL GIOVANE MAZZARRI O CLARENCE MALAUSSENE SEEDORF NEL PARADISO DEI GALLIANI.



Cari amici, il campionato ha dato quasi tutti i verdetti, attendiamo solamente di sapere chi si piazzerà al sesto posto tra Torino Parma Milan e Verona, col Parma favorito. È tempo quindi di tirare le somme e di … assegnare voti. Partendo dal presupposto che il bicchiere può essere visto mezzo pieno e mezzo vuoto, cercherò di dare dei giudizi il più imparziali possibili.
Anche ai tifosi dei campionissimi (parlo ovviamente dei tifosi juventini) questo campionato ha lasciato un sapore agrodolce, felicissimi per un campionato dominato fin dall’inizio che ha frantumato diversi record, tristi per il cammino europeo e perplessi sul futuro. Ma andiamo con ordine e iniziamo con i voti ad alcuni allenatori del campionato e partiamo proprio da .. Conte.
Conte voto 10 (per il campionato): che voto potevo dare ad un allenatore che ha stravinto il campionato, frantumando tutti i record, vincendo praticamente sempre, motivando una squadra che poteva anche essere sazia di vittorie. L’unica pecca potrebbe essere quella di non aver approfittato del campionato per provare variazioni tattiche, di non aver spinto a gennaio la società all’acquisto di qualche terzino anziché prendere l’inutile Osvaldo (inutile perché la squadra non aveva bisogno di un attaccante in più).
Conte voto 4 (in Europa ): calma calma calma, so perfettamente che la juventus con la rosa attuale non poteva essere annoverata tra le favorit, ma arrivare terzo in un girone dove il secondo posto dovrebbe essere tuo di diritto non è un bel traguardo. Ok ok la neve il fango il gelo la Turchia l’emozione la jella il palo l’arbitro, ma una cosa è arrivare terzo come nel caso del Napoli, cioè in un girone di ferro, giocando con il coltello tra i denti e facendo tanti punti, un altro conto è perdere punti con danesi e turchi.
In Europa League (che brutto nome, ma non era più bella quando si chiamava Coppa Uefa? Boh sarò nostalgico) le uniche squadre da evitare erano Porto, Napoli e Benfica. Le prime due si sono suicidate, ti capita la terza in semifinale e cosa fai? Hai un milione di punti rispetto la seconda in campionato, cerchi di prepararti bene. E in cosa? Curo l’aspetto tattico, metto l’elmetto e mi preparo alla battaglia. Non sottovaluto certo una squadra che in Europa League (sigh!) la fa da padrona da anni arrivando in semifinale o in finale. E invece Conte, la affronta con sufficienza. E qui si vede che l’allenatore non ha ancora maturato una certa esperienza in campo europeo. Ricordiamoci della partita Juventus Roma, lì il tecnico conosceva benissimo la Roma e riuscì a batterla mostrando una certa furbizia tattica.
Insomma ripeto, si può vincere o perdere, il calcio è sempre un gioco, però si valuta come alla fine te la sei giocata e mi sembra che la Juventus non se la sia giocata proprio in campo europeo.

Perché Conte vuole lasciare la Juventus:
1)   Non sa come potrebbe motivare il gruppo, cosa dice ad Agosto in raduno ragazzi quest’anno dobbiamo strapazzare la Roma!! Che è il nostro grande nemico!! (immagino che grande entusiasmo ne verrebbe fuori).
2)   La squadra è avanti con l’età, appagata e la società sembra non voler fare grandi spese.
3)   Per il punto due ha pertanto paura di finire come l’Inter.
4)   Reputa l’obbiettivo europeo impossibile da centrare.
5)   Vorrebbe fare nuove esperienze.
6)   Capisce che il campionato italiano non è una grande vetrina in questo momento.
7)   Conte crede ai complotti, ha una paura fottuta che il palazzo non gli faccia vincere il quarto scudetto di fila.
8)   Non si fida del mercato proposto dai suoi dirigenti. Girano nomi sempre di attaccanti varie ali, che però non apporterebbe alcun miglioramento alla squadra. Sono d’accordo con Conte, la squadra andrebbe rifatta, e bisognerebbe partire dalla difesa. Per fare alcuni colpi, Nani o Sanchez bisognerebbe vendere Pogba, il giocatore che è ormai il perno della squadra, il francese e Tevez sono stati i trascinatori.
Ricapitolando: squadra vecchia, appagata che verrebbe da un post mondiale, pochi soldi da spendere, rischio di perdere il perno del suo centrocampo, tutto ciò porta l’allenatore a valutare un addio alla panchina bianconera.

Perché Conte alla fine restarà alla Juventus:
1)   Non ha al momento altri approdi.
2)   Ha un contratto che lo lega alla società.
3)   Rischierebbe di rimanere fermo un anno.

La Juventus si trova pertanto ad un bivio, non può accontentare l’allenatore, ha speso tanto in questi anni e vorrebbe rifiatare. Ma al momento non saprebbe con chi sostituirlo.
Gli allenatori top sono tutti da escludere, Ancelotti, Mourinho, Capello, Pellegrino. Gli emergenti tipo Simeone e Klopp sono costosi e vorrebbero una campagna acquisti notevole.
Si potrebbe puntare ad allenatori che puntano al bel gioco, ma molto, molto rischiosi al livello di risultati, Montella e Spalletti. Oppure su allenatori più concreti ed esperti come Mancini, Prandelli e Mihajlovic.
Tutti nomi che per un verso o per l’altro non darebbero molte garanzie, forse il migliore sarebbe Mancini, allenatore esperto, tatticamente non eccelso, ma con due qualità: la fortuna e la bravura nella scelta dei giocatori da comprare.
A mio parere, l’allenatore perfetto per la Juventus sarebbe un altro.. dirò il nome alla fine promesso!

Garcia voto 8,5: Come ha spiegato bene lui stesso con una frase, ha riportato la chiesa al centro del villaggio. Nessuno avrebbe dato un soldo a questo allenatore ad inizio stagione. Invece ha sistemato le cose, equilibrando una squadra con un centrocampo da sogno, che si era impoverita con le cessioni estive di Osvaldo, La Mela e Marquino, scegliendo un gioco abbastanza semplice ed efficace (ripartenze) finalizzato da un giocatore che conosceva benissimo, avendolo allenato al Lille, Gervinho. Forse ha ottenuto più di quello che meritava, la fortuna è stata dalla sua parte, ma ha fatto un campionato eccezionale. Vincere il campionato era impossibile, infatti sta terminando a 14 punti dalla prima (!!!), ha mancato la finale di Coppa Italia, però ha rimesso a posto una squadra che da anni era allo sbando per colpa di allenatori vanesi e troppo pieni di se. Ripetersi sarà molto complicato, e qua nascono i dubbi di Garcia, lasciare la Roma con un campionato trionfale o affrontare un'altra stagione con l’ombra dei successi della precedente? Alla fine credo che rimanga a Roma.

Benitez voto 7- : Su Benitez non ci si può sbagliare mai, è un allenatore che fa spendere tanto alle proprie società, arriva sempre ad una ventina di punti dalla vetta, ma che a fine stagione una coppa o una semifinale la porta sempre a casa. Solamente che quest’anno il trofeo vinto è solamente la Coppa Italia, un po’ poco per una squadra che ambiva a ben altri successi. Di buono oltre alla coppa nazionale, anche il girone di Champions, difficile, ma giocato alla grande, in questo caso si può parlare di sfortuna. Il campionato è stato deludente, giocato in maniera frivola, con il problema tattico della coesistenza di Hamsik e Higuain non risolto dal tecnico.

Montella voto 6,5: Ha ripetuto la stagione passata confermando il quarto posto, ha centrato la finale di Coppa Italia. Annata storta per gli infortuni di Rossi e Gomez. Però mi chiedo dove sia finito il suo gioco spumeggiante che ci aveva deliziato l’anno prima. L’allenatore si è convertito al 352 (sto modulo è peggio della peste) proponendo un gioco meno spettacolare e sacrificando Quadrado sugli esterni. Proprio la posizione di Quadrado mi ha lasciato perplesso, con la penuria di punte che ha avuto la Fiorentina, perché sacrificare il colombiano in una posizione così inconcludente e sfiancante? Quadrado potrebbe subire la stessa evoluzione di Bale come posizione, è inutile sottoporgli la fase difensiva, che non sa fare, meglio sfruttare le sue doti offensive.
Per questi motivi l’operato di Montella potrà essere giudicato meglio la prossima stagione, vedremo se il tecnico campano ritornerà ai livelli del primo anno in viola.

Mazzarri voto 6: il tecnico livornese è l’allenatore che mi incuriosisce maggiormente, ha un carattere particolare che forse lo limita parecchio. Mazzarri è un bravo allenatore, ha fatto tutta la gavetta, non è stato mai esonerato e questo è indice del fatto che centra gli obiettivi prefissati ad ogni inizio di stagione. Ad Ottobre il tecnico si è messo in testa di arrivare quinto e quinto è arrivato. Ha lavorato come un mulo con tenacia e durezza, questo va riconosciuto, ma del mulo ha preso anche altre caratteristiche, quella della testardaggine per esempio. Non ha mai cambiato modulo, o 352 o niente, ha fatto giocare gli stessi giocatori, aveva in mente che la coppa italia sarebbe stata un ostacolo nel cammino della sua squadra e così fuori subito. La rosa dell’Inter poteva ambire al massimo al quarto posto, ma mettiamo per assurdo che le prime quattro società che sono arrivate prima in classifica dell’Inter, si fossero presentate a gennaio da Mazzarri dicendogli caro mister abbiamo deciso di fermarci, non fare cioè più punti per farvi arrivare primi, lui avrebbe risposto: No grazie, ma noi siamo da quinto posto, ne sono convinto e quindi dobbiamo arrivare quinti, non insistete è così e basta. Questo allenatore non è riuscito a trovare un feeling con i tifosi, perché non sapeva come comportarsi. Non ha voluto fare il capopopolo o il simpatico per paura di essere paragonato a Mourinho, ha ricevuto un solo rigore in campionato e non ribaltato tavoli, come avrebbe fatto qualsiasi altro suo collega, per non essere bollato come piangina, “vedete mi date del piangina, invece non mi danno rigori e mi sto zitto”. È  mal sopportato dalla squadra, non si spiegherebbe altrimenti la sconfitta nel derby e il 4-1 alla Lazio, nell’arco di una settimana. La cosa forse peggiore è che non riesce nemmeno a trovare feeling con la nuova società, non si capiscono. La nuova inter sta avendo una direzione ben precisa, si vede anche dal tipo di management che sta assumendo Thohir, tutti uomini che provengono dal mondo del business americano e inglese, ad esempio ha ingaggiato il mago del marketing del Manchester United, Michael Bolingbroke, l’intento è quello di trasformare l’Inter e tutto ciò che le ruota attorno in Disneyland. Vi immaginate il grugno ansioso di Mazzarri ballare tra Minnie e Pluto? Oppure proporre come grande spettacolo ai poveri sportivi asiatici una partita come il derby di maggio?  
Mazzarri e la nuova società sono come due mondi paralleli che non si incontreranno mai. Ma allora perché rimarrà? Perché c’è una questione economica di base, la società tiene a libro paga due allenatori (vi ricordate ancora di Stramaccioni vero?) più il nutrito staff del tecnico per un totale di più di sei milioni di euro, alla faccia che non ci sono soldi! Ingaggi che varrebbe quello di un grande allenatore di esperienza, ma questi sono gli ultimi colpi di coda della vecchia dirigenza.
Io mi sono fatto l’idea che il tecnico livornese riesce a centrare gli obiettivi che si mette in testa, ma non chiedetegli di più. Se reputa una rosa buona per la salvezza lui si salva, così se la ritiene da quarto posto arriva quarto e se invece da scudetto lui vince lo scudetto. Ma scordatevi imprese o tentativi di andare oltre gli obiettivi iniziali, per renderci chiari se avesse allentato quest’anno l’Atletico Madrid sarebbe arrivato terzo.

Ventura voto 8: Complimenti a Ventura, ha fatto un campionato fantastico, andando oltre ogni previsione, ha fatto esplodere giocatori giovani come Immobile e Cerci, in questa squadra si vede la mano del tecnico, si vede che c’è una programmazione alla base di questi successi. Se poi riesce a centrare anche il sesto posto allora si merita un bel 8,5.

Seedorf voto 7 (per la simpatia): Non ho capito come fa giocare il Milan, non ho capito che schema adotta che filosofia ha di gioco, non ho capito ancora nulla del Seedorf tecnico, ma gli do 7 come voto per simpatia. Il professore (così lo chiamano) è stato accolto come il messia a gennaio, ricordate? Venne insieme ad Honda, quello presentato come il nuovo fenomeno del calcio asiatico, vi ricordate? Il professore doveva superare il turno di Champions, era arrivato apposta per questo, battere un certo Atletico di Madrid, tutti dicevano che era un’impresa fattibilissima per questo Milan.. e infatti.. sono passati un paio di mesi e Seedorf deve essere cacciato.
Il Milan è la metafora del Paese: fuffa, lotta di potere e macerie. Il vecchio glorioso Milan non c’è più e purtroppo non so quando ritornerà. Evito di elencare i problemi dei rossoneri, problemi che non hanno niente a che vedere con l’allenatore. Per mettere un po’ di polvere sotto il tappeto adesso si usa Seedorf come tappeto, si parla di lui per non parlare del fallimento della società, del resto siamo in campagna elettorale ed è tempo di titoloni, con salvatori della patria (Berlusconi) colpevoli (il professore) e monelli da redimere e perdonare (il Dottor Galliani), così si fanno i nomi di possibili nuovi allenatori eccetera. Volete sapere come andrà a finire? Dopo le elezioni confermeranno Seedorf, mettendolo poi in croce per tutta la nuova stagione, si parlerà di un Pippo pronto a prendere la panchina rossonera e cose così. Nel mentre venderanno tutti i migliori ( sono pochi) cercando di riscattare Taarabt, che verrà presentato come il nuovo Eusebio. Seedorf ha tre anni di contratto, abbastanza oneroso, ha capito che il suo ruolo sarà quello di cantare e portare la croce, un po’ come il signor Malaussene il personaggio creato da Daniel Pennac del romanzo il Paradiso degli Orchi, Malaussene era un capro espiatore veniva pagato per prendersi la responsabilità di qualunque guasto di qualunque oggetto venduto ai grandi magazzini.. finché avrà pazienza sarà allenatore del Milan.

Gli altri voti sono Mihajlovic 7, Di Francesco 7, Guidolin 7

Voglio segnalare Babacar un giovane attaccante che in serie B ha segnato più di 20 gol col Modena. Complimenti a Trapani e Cittadella per il bel campionato.

Ah già! La promessa! Ritorniamo a Conte e alla Juventus. In altri tempi l’allenatore sarebbe stato cacciato, Conte non ha difeso la sua squadra e la società, si è mostrato arrogante e spocchioso. Ricordate Il Mancini che dopo l’eliminazione dalla Champions contro lo United diede spettacolo in conferenza stampa, minacciando di andarsene a fine stagione? Bene fu esonerato, l’anno dopo venne Mourinho e sappiamo tutti come finì. Erano però come ho detto altri tempi, adesso non si può cacciare nemmeno il primo Mazzari che passa.
Scioccante fu ciò che Conte disse dopo l’eliminazione in Europa League, riporto a memoria: “Il Benfica ha giocatori con più esperienza rispetto ai nostri..” Più esperienza rispetto ai tuoi? Artur Luisao Lima e Maxi Pereira hanno più esperienza di Buffon, Barzagli, Pirlo e Tevez, certo certo caro Conte. Può essere che quello che non ha esperienza in Europa sia proprio lui? E non solo in campo Europeo, voglio dire la Coppa Italia è presente in ogni ciclo vincente. Ricordo che quattro anni fa allenava il Siena, prima il Bari e prima ancora fu esonerato dall’Atalanta.
Senza nulla togliere alla Juventus, ma un conto è vincere in Italia dove nessuno osa pressarti un altro è giocare contro squadre che non hanno nessun timore di te.
Alla fine penso che il tecnico bianconero rimanga, sarà la solita crisi che inizia a febbraio e finisce a giugno quando capisce che non ha offerte da altri top team.
Se dovesse invece andarsene consiglierei alla Juventus.. Mazzarri.. si proprio lui.
L’allenatore livornese sarebbe perfetto, è convinto, giustamente, che la Juventus sia la squadra più forte in Italia, quindi per le considerazione fatte precedentemente, finirebbe primo, troverebbe giocatori che desidererebbe allenare, i vari Isla Osvaldo Tevez Marrone Vucinic Ogbonna, troverebbe una squadra che gioca col suo modulo, una società che lo conosce bene ( Mazzarri e Marotta hanno già lavorato insieme alla Sampdoria) avallerebbe la cessione di Pogba chiedendo in cambio poco.
Di contro Conte potrebbe finire all’Inter, lui stesso di recente ha dichiarato di essere pronto anche a sedersi su una panchina di una squadra da ricostruire, chissà se non ammiccavo proprio all’Inter, ripercorrendo le orme del suo idolo, Mourinho, sarebbe accerchiato da nemici e da critici, non avrebbe bisogno di inventarseli stavolta i nemici, il suo ego accrescerebbe. Immaginatevi che duelli ne verrebbero fuori, tra Mazzarri e Conte, tra juventini ed interisti, tra traditori e traditi, oro colato per i giornali. 
Ovviamente le mie sono solo chiacchiere, cose che non accadranno, in realtà penso che non succederà un bel niente. L’unica cosa che sentiremo sarà il gran caldo estivo, un’estate da passare a mare sotto l’ombrellone a leggere l’Amleto, I dolori del giovane Werther o il Paradiso degli orchi…
Buon mondiale a tutti e forza Azzurri! 

domenica 6 aprile 2014

Mazzarri ha perso la bussola?...: Quando il cavallo di battaglia (352) lo si difende più della battaglia stessa (la panchina)



Cari amici, a gennaio assistetti ad una discussione tra due tifosi interisti, la squadra stava attraversando un periodo critico, impelagata in vicende di mercato (scambio Guarin Vucinic) e in una striscia di risultati deludenti che iniziava a diventare consistente. Un tifoso sosteneva che le colpe di Mazzarri erano relative, dopotutto stava guidando una squadra che veniva da un’ annata precedente sconcertante, non aveva fatto mercato estivo e fino a dicembre non aveva nemmeno un proprietario, dopotutto era riuscito a tenera la barra a dritta, sosteneva che l’allenatore era sfortunato, magari cinque punti in più poteva averli, e ricordava anche che non avevano ancora ricevuto un rigore a favore. L’altro tifoso lo interruppe sostenendo che Mazzarri doveva essere esonerato e spiegò il motivo: “Amico, il problema è proprio questo, Mazzarri è sfigato e non è nemmeno l’allenatore scelto dal nuovo presidente, quindi a giugno sarà sicuramente sostituito. Se uno spende tanto per una squadra vuole comandare, e vuole mettere uomini suoi al comando. Poi se uno è sfigato, non c’è nulla da fare. Per quanto riguarda i rigori, scordateli fino ad Aprile.”
Bè che dire il tifoso ha indovinato un po’ tutto.
Mazzarri non è l’ultimo degli allenatori, la sua carriera parla da se, ha sempre ottenuto buoni risultati, ne avevo parlato in precedenza, è un buon allenatore, niente di più. Pregi e difetti sono già stati analizzati, non mi dilungo nel ripeterli. Però la sua cocciutaggine gli sta facendo perdere la panchina dell’Inter. Il tifoso nerazzurro ha detto un'altra cosa sensata, chi acquista una squadra di calcio, cambia tutto. È naturale, spendo tanto, voglio mettere in campo le mie idee, lo fece Moratti quando subentrò a Pellegrini, lo farà anche Thohir. Questo, Mazzarri lo sa e forse è anche il motivo per il quale sta perdendo la bussola.
In settimana avevano fatto all’allenatore la seguente domanda, sa che il Bologna si chiuderà e ripeterà la partita che hanno fatto un po’ tutte le piccole che hanno giocato a San Siro?
Infatti il Bologna si è presentato con un’unica punta, Cristaldo ( che non è nemmeno una punta), parliamo di una squadra col peggior attacco della serie A con 26 reti dopo il Catania e con 50 reti subite. L’Inter per neutralizzare l’attacco "formidabile" dei rossoblù pensa bene di schierarsi con ben tre difensori centrali! L’Inter gioca male, ma riesce a segnare, gli cade la prima tegola con l’infortunio di Jesus, vista la consistenza dell’attacco del Bologna, magari si sfrutta l’infortunio del giocatore per un cambio di modulo? No ma che! Dentro Samuel, da questo momento in poi il tecnico livornese non ne azzecca più una, anzi sembra proprio mollare la guida della squadra che va alla deriva, un esempio è togliere D’ambrosio e mettere Alvarez a fare l’esterno di centrocampo nel 352(!!!!!!!) L’unica cosa giusta che fa e mettere in campo Kovacic (a proposito, perché distruggere questo talento, caro Mazzarri? ).
Possiamo parlare di sfiga? Possiamo parlare di Rolando che cicca la palla che permette ai bolognesi di pareggiare? Possiamo discutere del primo rigore stagionale sbagliato da Milito? A me sembrano solo foglie di fico.

Penso che Mazzarri si stia mangiando una grossa opportunità, quella di continuare ad allenare l’Inter, per cocciutaggine, difendendo il suo schema, il suo cavallo di battaglia, di non sfruttare il talento di Kovacic, al costo di interrompere la sua avventura in neroazzurro. Sta facilitando il compito a Thohir, sempre più convinto che cambiare guida tecnica sia la soluzione più giusta, del resto è quello che vuole, liberarsi di un tecnico strapagato, che lui non ha scelto e che non ha un appeal internazionale.  

giovedì 20 marzo 2014

352 UNO SCHEMA O UN DOGMA?





Fiorentina Juventus è stata una di quelle partite che ti portano a farti una domanda... Ma chi ha inventato il 352?
Il 352 è lo schema del momento in Italia, giocano così Juventus, Inter, Fiorentina, Genoa, da un po' di tempo anche il Torino di Ventura, con questo modulo si intende infoltire il centrocampo e coprire con cinque uomini quando si effettua la fase difensiva. In Europa questo modulo non è molto adottato, ricordo il Dortmund di Klopp e l'Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa, un  352 si è visto anche nel Barcellona di Guardiola.
Gli allenatori che hanno come punto di forza questo schema sono in Italia Mazzarri e fuori dai confini nazionali Bielsa. L'allenatore argentino ha raccolto ottimi risultati proponendo il 352 in coppa america col Cile, fu lui per primo a posizionare Vidal davanti alla difesa, come regista basso, alle volte usandolo anche come difensore centrale nella difesa a tre.
Mazzarri invece con questo modulo ha lanciato tanti esterni, ricordiamo Maggio, Zuniga, Armero, Ziegler, Nagatomo e l'ultima impresa più recente trasformare Jonathan in un giocatore di calcio.
Guardiola adottò il 352 nell'ultima fase della sua carriera a Barcellona, esordì con questo modulo in un Milan Barcellona di Champions due anni fa, la sua idea era quella di mettere più centrocampisti possibili e si inventò Mascherano difensore centrale.
I pregi di questo modulo sono quello di dare una maggiore solidità difensiva alla squadra, infatti in fase difensiva si ritrova cinque sei, se si conta anche il centrale di centrocampo, giocatori in copertura. un altro vantaggio è quello di avere un centrocampo folto, che può creare un bel gioco e una pericolosità in fase d'attacco sfruttando le fasce e allargando le maglie delle difese avversarie.
Fondamentali per questo modulo sono chiaramente gli esterni, questi devono avere due caratteristiche saper difendere e attaccare, coprire un'intera fascia  avere dei piedi buoni e un discreto senso del gol. Questi esterni devono avere caratteristiche leggermente più difensive che offensive, in quanto sono fondamentali nelle diagonali difensive. Ora di giocatori così nel mondo ce ne saranno pochi, è questo è uno dei motivi per il quale questo modulo non è molto usato. 
Bisogna crearselo più che cercarlo,  l'esterno deve assimilare bene tutti i movimenti che deve compiere in entrambe le fasi. A mio parere è assurdo mettere un esterno d'attacco in quel ruolo, perché la squadra non avrebbe copertura, così come renderebbe sterile la fase offensiva mettendo un esterno che sappia solo difendere.
Detto tutto questo mi chiedo solamente una cosa, ma perché continuare a schierare la Fiorentina col 352, schiacciando in difesa Quadrado, una eccellente ala, ma uno che non sa difendere? di esempi se ne possono fare tanti, ad esempio in Juventus Fiorentina di campionato, quando Asamoah si è bevuto Quadrado in area di rigore e poi segnato; in Fiorentina Inter quando l'Inter poteva anche dilagare se avesse avuto una punta assetata di gol, Nagatomo aveva le praterie, e in ultimo la partita di questa sera, inspiegabile vedere l'ala costretta a stare per novanta minuti fare il terzino, non potendo salire perchè non aveva copertura dietro.
Non sono un amante di questo modulo, sicuramente mi sbaglierò però questa scelta da parte di Montella non mi è sembrata felice.

sabato 8 marzo 2014

Dal BLOG DI FRANCO ROSSI: L’ULTIMA SQUADRA AD INVENTARE CALCIO E’ STATA L’AJAX. TORINO, MILAN (DI SACCHI) E BARCELLONA NE SONO STATI GLI IMITATORI MIGLIORI.




L’ignoranza, specialmente quella degli italiani, è stata la causa di molti (troppi) delitti calcistici commessi in nome dell’Ajax.
All’inizio degli anni Settanta la squadra di Amsterdam, fondata da emigranti greci (da qui il nome in memoria di Ajace), incantò il mondo con un calcio assolutamente nuovo, straordinario e bellissimo persino da un punto di vista estetico.
Difensori in grado di giocare con entrambi i piedi in ogni settore, centrocampisti capaci di contrare, costruire e concludere, attaccanti che segnano, rientrano e ripartono.
Tutti i singoli dotati di grandissima tecnica individuale messa al servizio di una squadra tatticamente straordinaria. Fuorigioco sistematico, pressing dappertutto e gli avversari non semplicemente battuti, ma stracciati e annichiliti. I successi europei di quell’Ajax convinsero molti allenatori a intraprendere la strada del “gioco all’olandese” senza accorgersi che quella strada poteva essere seguita, ma a patto di disporre di atleti straordinari bravissimi “anche” e sopratutto a giocare al calcio.
Di gente simile in precedenza se ne era vista poca.
In Italia c’erano stati Ferrari negli anni Trenta e Valentino Mazzola nel decennio successivo che avevano impersonificato il calciatore capace di fare tutto e farlo bene.
Nel mondo l’argentino Di Stefano, l’ungherese Boszik, il brasiliano Pelè e l’inglese Bobby Charlton erano riusciti a mostrare una bravura tecnica, una duttilità tattica e una potenza atletica simile a quella degli olandesi.
Ma non se ne erano mai visti tanti assieme come in quell’Ajax. Johann Cruijff era un fuoriclasse assoluto, Krol e Sourbier difensori in gradi di dettare precisi passaggi di quaranta metri come se avessero un telemetro nei piedi, Haan era in grado di fare il regista, il cursore, l’incontrista e l’attaccante con la stessa naturalezza.
E cos via.
L’Ajax vinceva tutto e la nazionale olandese niente.
Perché? La domanda se la ponevano in pochi, non se la ponevano di sicuro quegli allenatori che in ogni parte del mondo (e purtroppo anche in Italia) decisero di imitare quel modo di interpretare il calcio.
L’Ajax vinceva perchè aveva dei campioni che altre squadre di club non avevano. Non vinceva “solo” per il modulo.
L’Olanda perdeva i campionati del mondo per un motivo molto semplice: la Germania nel 1974 e l’Argentina nel 1978 disponevano di squadre che sul piano individuale erano superiori.
A parità… di bravura (e anche quando il gap era minimo) vincevano gli olandesi perchŠ sul piano tattico erano superiori.
Quando anche le individualità degli avversari erano superiori l’Olanda perdeva.
Non solo per inferiorità, ma anche perché il suo modo di giocare era a senso unico e non prevedeva variazioni tattiche. Illuminante la finale del Mondiale 74′ con la Germania.
In vantaggio per uno a zero dopo un minuto (rigore di Cruijff) l’Olanda continua a giocare in attacco senza pensare a difendersi e sui contropiedi micialiali è riuscita a perdere un titolo che con un minimo di saggezza mai e poi mai avrebbe perso.
In Italia le squadre che meglio hanno saputo imitare l’Ajax sono state il Torino di Radice, che in Europa non ha vinto niente perchè i suoi giocatori erano “solo” i migliori degli italiani (le frontiere erano chiuse) e il Milan di Sacchi che ha vinto ovunque, perché con Gullit, Rijkaard, Van Basten, Baresi, Maldini,Donadoni ecc, sarebbe stato difficile anche pareggiare.
Senza tener conto che non c’erano le inglesi che negli otto anni precedenti la squalifica avevano visto sette coppe campionai: quattro con il Liverpool, due con il Nottingham e una con l’Aston Villa.
Franco Rossi
(Fonte: www.francorossi.com)

martedì 14 gennaio 2014

Sassuolo Milan 4-3: Quando oltre al marketing non c’è nulla.

Partiamo dal risultato Sassuolo Milan 4-3, detto questo e aver metabolizzato la partita, diciamo che il bello del calcio è proprio questo, nulla è prevedibile, questo è forse l’unico sport nel quale  chi parte strabattuto alle volte può uscire vincitore, sovvertendo i pronostici. Capita alle squadre blasonate di incappare in stagioni sfortunate. Però qualcosa non quadra..
Il Milan è una delle poche squadre al mondo (non posso dire che sia l’unica, perché di squadre al mondo ce ne saranno milioni) ad avere due AD, amministratori delegati. E’ una delle tante squadre al mondo che hanno un presidente che ha smesso da anni di investire. E’ una tra le tante squadre italiane che si è oggettivamente ridimensionata nell’organico. Però diciamo la verità sono due anni che il Milan non ne azzecca una, se togliamo la parentesi dell’anno dello scudetto vinto con Ibrah, allora il periodo diventa più lungo.
La società rossonera fa in ogni sessione mercati assurdi, senza logica, compra parametri zero, giocatori in scadenza, gente da pensione, tutti giocatori che percepiranno stipendi abbastanza cospicui,  De Jong, Montolivo, Balotelli, Mexes per citarne solo alcuni non percepiranno quattro soldi.
Ok stiamo parlando di una società allo sbando, cose c’è di nuovo sotto il sole?
Perché non cambia allenatore? O dirigenti, come farebbero le altre squadre. Il motivo è che il Milan, per sfortuna/fortuna, ha due armi potentissime dalla sua parte: il marketing e i media.
La società è abilissima in questo, si raccolgono appena ventidue punti in mezza stagione ed ecco che arriva Honda, presentato in pompa magna, inno della squadra, occhi lucidi di Galliani, paragoni con stelle del calcio, si snocciolano i trionfi passati nitidi come se fossero accaduti ieri. La squadra perde col Sassuolo, ed ecco che arriva la notiziona che catalizza l’attenzione di tutti i media e dei tifosi: Seedorf nuovo allenatore (giovedì verrà presentato).
Insomma nel marketing forse la società rossonera è la prima al mondo, insieme al Real. Ed è una grande cosa questa, pensiamo invece all’Inter che non è riuscita a capitalizzare i grandi successi recenti, sia in termini di immagine che sotto il profilo finanziario, o alla bipolarità che spesso vive l’ambiente romanista, grandi entusiasmi che si trasformano in pessimismo cosmico e 
viceversa .
Però togliendo questa cortina patinata e fumosa del marketing cosa rimane? Rimane una squadra con ventidue punti nel girone di andata, con una rosa assurda dove in difesa troviamo giocatori scarsi  da pensione un centrocampo senza né capo né coda e un attacco che conta: Balotelli, Pazzini, Honda, Robinho, El Sharawi, Petagna, Kaka e fino a ieri Matri, forse un po’ troppi?
Un mercato che solamente Freud potrebbe interpretare, l’ultima mossa vendere Matri acquistato dalla Juventus sei mesi fa per undici milioni di euro. Due AD che si pestano i piedi e giocatori sopravvalutati con stipendi onerosi.
La società che ha come presidente il re del marketing non poteva che essere regina nel settore, Kaka e Honda contribuiranno a rendere più glamour le pagine dove si parla di Milan e ad aumentare le vendite di magliette, ma oltre cosa c’è?
Fino a quando i tifosi saranno più appagati dal sentirsi ripetere che sono il club più titolato al mondo rispetto al vedere la loro squadra giocare calcio?
Galliani alle volte sembra uno dei tanti politici che saltellano da un canale all’altro, con i loro faremo.. da domani mattina facciamo.. subito faremo.. faremo subito.. o riempirci le orecchie di parole inglesi per indorare la pillola amara.